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Edifici NZEB o PASSIVHAUS

Quale scelta fare?

1. Edificio Passivo (Standard Passivhaus)
Lo standard Passivhaus è nato in Germania ed è un protocollo di progettazione e costruzione basato sull'efficienza energetica "passiva".
L'idea di base: La migliore energia è quella che non si consuma. Prima di pensare a produrre energia, bisogna ridurre al minimo la richiesta.
Come funziona: Si concentra sulla creazione di un involucro edilizio iper-efficiente che praticamente "intrappoli" il calore interno d'inverno e lo escluda d'estate.
Punti di forza:
Comfort elevatissimo: Temperature uniformi, assenza di spifferi, altissima qualità dell'aria grazie alla ventilazione meccanica.
Indipendenza dalle fluttuazioni dei prezzi energetici: Consuma così poco che una bolletta energetica molto alta è un ricordo del passato.
Performance garantita: È uno standard molto rigido e basato su calcoli precisi.
In sintesi, un edificio passivo è come un thermos: mantiene la temperatura interna con un dispendio energetico minimo.
2. ZNEB (Zero Net Energy Building)
Lo standard ZNEB (o NZEB, Nearly Zero Energy Building, nella direttiva europea) è un concetto di bilancio energetico.
L'idea di base: L'edificio, nel corso di un anno solare, deve produrre tanta energia da fonti rinnovabili quanta ne consuma per il suo funzionamento.
Come funziona: Si calcolano tutti i consumi energetici (riscaldamento, raffrescamento, acqua calda, elettrodomestici, illuminazione) e si confrontano con l'energia prodotta da impianti in sito (principalmente fotovoltaico).
Punti di forza:
Enfasi sulle rinnovabili: Spinge all'integrazione di impianti di produzione di energia.
Obiettivo chiaro e misurabile: Bilancio netto pari a zero.
Tuttavia, c'è una critica fondamentale: uno ZNEB potrebbe non essere efficiente. Potrebbe, in teoria, essere una casa molto dispersiva che, d'inverno, consuma tantissimo gas e d'estate produce un eccesso di energia col fotovoltaico. Il bilancio annuale è zero, ma la sua dipendenza dalla rete (per prelevare e immettere) è molto alta.
La Sinergia: L'Approccio Ideale
La vera eccellenza si ottiene combinando le due filosofie.
L'approccio più logico e sostenibile è:
Progettare l'edificio secondo i principi passivi per ridurre al minimo la sua domanda energetica (sia termica che elettrica).
Una volta che la domanda è molto bassa, dimensionare un impianto di produzione di energia da fonti rinnovabili (es. un impianto fotovoltaico sul tetto) per coprire il piccolo fabbisogno residuo.
In questo modo si ottiene un edificio che è sia Passivo che ZNEB: è super-efficiente di per sé e, grazie a questo, riesce a essere autonomo energeticamente con un impianto di produzione relativamente piccolo e poco costoso.
Conclusione
Passivhaus è una filosofia costruttiva che punta sull'efficienza estrema dell'involucro.
ZNEB è un obiettivo di bilancio energetico che punta sull'autoproduzione.
Un edificio Passivhaus è naturalmente molto vicino a essere uno ZNEB, perché consuma poco. Uno ZNEB, per essere veramente sostenibile, dovrebbe essere prima di tutto un edificio ad altissima efficienza, proprio come un Passivhaus.